Scarpe colorate e paperelle gialle
Nei nostri mari e negli oceani troviamo di tutto, purtroppo. Anche scarpe da ginnastica colorate e paperelle gialle che raccontano dell’uomo e delle sue abitudini.
Leggendo “Come è profondo il mare” arrivo al capitolo che racconta di strani oggetti in plastica galleggianti. Uno dei miei passaggi preferiti, perché è proprio un raccontare storie al di là dei dati scientifici, comunque presenti. Attraverso ogni oggetto che utilizziamo raccontiamo la storia degli uomini e il nostro rapporto con l’ambiente.
Ho scoperto una nuova figura di scienziato: il flottanologo, colui che studia il movimento degli oggetti galleggianti. Come Curtis Ebbesmeyer, per esempio.
Curtis decise di studiare il movimento delle scarpe da ginnastica di un famoso marchio (o brand, per i più internazionali) una volta finite in mare. Sono scarpe resistenti, quasi indistruttibili che possono percorrere migliaia di chilometri.
Curtis cammina sulle spiagge in cerca di questi esemplari di scarpe usate da raccogliere. Non è il solo perlustratore di spiagge: esistono diversi “beach combers”, pettinatori di spiagge alla ricerca di particolari oggetti da studiare e collezionare. (Segno dei tempi che cambiano: una volta si raccoglievano conchiglie vuote da collezionare e regalare o al massimo, per i più mattinieri, vongole da cucinare per pranzo).
Anche Steve McLeod perlustra spiagge. Lui è un artista del riciclo, un inventore di storie che danno nuova vita a oggetti usati e lasciati in mare.
“Riusciva così a restituire nuova dignità a della spazzatura attribuendole una storia"
L'uso nelle paperelle nella storia ci fa vedere come un elemento vicino a tutti ed apparentemente innocuo, può trasformarsi in un problema di grandi dimensioni, quasi incontrollabile. Io sto con @Enrico Sasso!
0#3 Assolutamente sì! Speriamo in un'economia che produca senza distruggere il mondo
+1 +1Grazie a tutti @Elisa Graziano @Patrizia Rossini @Riccardo Marciani
+1 +1Mamma che ansia ste paperelle per i mari del mondo! Una cosa assurda...
+1 +1Incredibile...l'uso di certi materiali inoltre è spesso tossica per il nostro corpo.
0Sembra davvero molto profondo e bello il libro. Grazie @Sabrina Lorenzoni per condividere temi così importanti. Continua così!
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